Il principale problema della "periferia dell'euro" potrebbe essere che in questi paesi gli stipendi si stanno riducendo, ma i prezzi non scendono. Nel primo decennio dell'euro la periferia della zona euro ha avuto tassi di inflazione superiori a quelli tedeschi, aiutando la Germania a diventare il centro di produzione low cost dell'area. Perché la riduzione dei salari in Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna e Italia non danneggi i consumi interni occorre che anche i prezzi scendano, con tassi di inflazione che devono restare sotto quelli della Germania e in alcuni casi, come in Grecia, andare sotto zero. In Grecia, assicura Michail Chalaris, direttore dell'ispettorato nazionale sul lavoro "c'è margine per tagliare i prezzi senza eliminare i profitti. Forse il motivo è molto molto antico: l'avidità".
dal Wsj
Non sarei così d'accordo con Chalaris. L'avidità resta una componente della cosa, ma teniamo conto che la differenza tra avidità e "sana" molla del guadagno, su cui fondiamo il capitalismo, è quantitativa, non qualitativa.
RispondiEliminaNon so se rendo l'idea...
Credo invece che il problema sia soprattutto quello, davvero notevole, della stagflazione: la summa di tutte le difficoltà economiche e finanziarie possibili.
O mi sbaglio?