"Nel Faust di Goethe il diavolo convince un imperatore in bancarotta a stampare e spendere una grossa quantità di denaro per risolvere rapidamente i suoi problemi fiscali. Come conseguenza il regno si dissolve e finisce nel caos. Oggi i governi che si sono affidati al quantitative easing invece di fare le necessarie riforme strutturali sono probabilmente entrate nel più grande affare faustiano della storia finanziaria"
Nel 2008, prima del primo piano di QE, la Federal Reserve aveva capitale per 41 miliardi di dollari e debiti per 823 miliardi, con un rapporto debt-equity di 21. Nel 2011 il portafoglio della Fed era composto di 2.600 miliardi di dollari investititi in titoli del Tesoro, obbligazioni legate ai mutui, titoli delle agenzie, con un rapporto debt-equity di 51. Un aumento dei tassi di 100 punti base farebbe crollare il valore degli asset della Fed dell'8%, cioè di 200 miliardi, lasciando la banca centrale americana insolvente, con un deficit di circa 150 miliardi.
Scott Minerd sul Financial Times
Nel 2008, prima del primo piano di QE, la Federal Reserve aveva capitale per 41 miliardi di dollari e debiti per 823 miliardi, con un rapporto debt-equity di 21. Nel 2011 il portafoglio della Fed era composto di 2.600 miliardi di dollari investititi in titoli del Tesoro, obbligazioni legate ai mutui, titoli delle agenzie, con un rapporto debt-equity di 51. Un aumento dei tassi di 100 punti base farebbe crollare il valore degli asset della Fed dell'8%, cioè di 200 miliardi, lasciando la banca centrale americana insolvente, con un deficit di circa 150 miliardi.
Scott Minerd sul Financial Times
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