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giovedì 5 aprile 2012

Perché la Spagna spaventa i mercati

"Non c'è un dato economico che ispiri ottimismo. L'economia è attesa in frenata dell'1,7% quest'anno. Il tasso di disoccupazione è al 23%. Un giovane su due non lavora. I consumi nel 2011 si sono contratti dell'1,3%. Gli investimenti privati scendono. Il sistema bancario è in crisi, principalmente perché è troppo esposto su un settore immobiliare che dai massimi del 2008 ha registrato prezzi in calo del 25%. Le finanze pubbliche soffrono altrettanto: non solo il deficit 2011 è aumentato all'8,5% del Pil, non solo i conti delle 17 Regioni (che contribuiscono per il 57% alla spesa pubblica) danno l'impressione di essere fuori controllo, ma anche il debito pubblico sta salendo. La Spagna è sempre stata virtuosa su questo fronte, ma ieri il Governo ha annunciato che il debito dello Stato salirà al 79,8% quest'anno. Il rapporto è basso, ma il trend di crescita è preoccupante".


Morya Longo, il Sole 24 Ore, 5 aprile 2012

Lo spaventoso programma economico di Hollande

Tra le proposte economiche del candidato socialista alla presidenza francese ce ne sono alcune molto insidiose. In particolare:



  •  il diritto ad andare in pensione a 60 anni (per chi ha cominciato a lavorare prima dei vent'anni e ha almeno 41 anni di contribuzione).
  • la cancellazione della legge che da ormai cinque anni limita al 50% il turnover nella pubblica amministrazione (un dipendente in uscita ogni due non viene sostituito).
Altre proposte sono problematiche in quanto limitano la libertà privata, diciamo che non sono esattamente soluzioni capaci di portare investimenti a Parigi, e a volte non sono realizzabili:

  • divario massimo di uno a venti per retribuzioni e compensi nelle aziende pubbliche.
  • blocco per tre mesi del prezzo della benzina
  • sovrattassa sulle banche e sulle società petrolifere
  • separazione delle attività commerciali da quelle di investment banking
  • creazione di un'aliquota del 75% sui redditi più alti per la parte superiore al milione.
Alcune sono invece interessanti:
  • I contratti di generazione (esonero totale dei contributi sul contratto di un senior che l'azienda si impegna a tenere al lavoro affiancandogli un giovane)

lunedì 2 aprile 2012

I mali della Spagna

L'obiettivo della finanziaria spagnola è chiudere il 2012 con un deficit al 5,3% del Pil.  La manovra è da 27 miliardi di euro. Alcuni analisti stimano che l'austerità manderà il Pil spagnolo in calo dell'1,7%. Il taglio della spesa pubblica è del 9,6%.

Il problema vero è la crisi delle banche. Gli istituti di credito hanno un milione di appartamenti che nessuno si compra, i prezzi sono crollati del 22% ma devono andare ancora più giù. Gli analisti calcolano che le banche devono fare svalutazioni per 100 miliardi di euro.

Per mettere a posto i conti le banche hanno convinto molti clienti a convertire i loro conti in azioni "preference" (rientrano nel capitale secondo Basilea II): ne hanno emesse per 32 miliardi. Quest'anno Santander ha convertito quei titoli in azioni a 14 euro ad azione, più del doppio della quotazione.

Wsj e ancora Wsj

sabato 31 marzo 2012

Il contributo dell'Italia all'Esm


Isabella Buffacchi, Sole 24 ore 
L'Italia quest'anno contribuirà al "capitale versato" del fondo di stabilità permanente Esm con una quota pari a 5,7 miliardi che sarà versata in due rate da 2,85 miliardi, pagate l'una in luglio e l'altra entro ottobre. Questi due importi saranno coperti con emissione di titoli di Stato a medio e lungo termine, con caratteristiche che saranno stabilite per decreto dal ministero dell'Economia.
Questi 5,7 miliardi andranno a sommarsi ai 10,3 miliardi già erogati dall'Italia alla Grecia tramite prestiti bilaterali intergovernativi e all'aumento del debito pubblico per 3,974 relativamente ai prestitiEfsf già concessi a Portogallo e Irlanda tra il febbraio 2011 e il gennaio 2012. Il conto della "crisi del debito europeo", sotto il profilo contabile senza nessuna perdita secca per le casse dello Stato, sale così a circa 20 miliardi. E salirà ancora. L'Italia verserà in tutto, entro la prima metà del 2014, cinque rate di capitale "paid-in" nell'Esm, per un totale di 14,25 miliardi: questa liquidità verrà raccolta, stando a fonti bene informate, tramite emissione di BTp o altri titoli a medio-lungo termine.

martedì 13 marzo 2012

Chi aiuta la Grecia

Nel secondo pacchetto di aiuti alla Grecia, il Fondo monetario mette 20 miliardi, la Germania 32, la Francia 24, l'Italia 21,1, la Spagna 14, l'Olanda 6,7, il Belgio 4,1, l'Austria 3,3 miliardi, la Finlandia 2,1, la Slovacchia 1,2, 600 milioni la Slovenia, 300 l'Estonia e il Lussemburgo , 200 Cipro, 100 Malta.

lunedì 23 gennaio 2012

Come l'Europa aiuta i suoi disoccupati

(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Indennità di disoccupazione più
sostanziose e, in alcuni casi, anche protezione per chi non ha
mai lavorato ma che cerca impiego, ma nessun istituto simile
alla cassa integrazione italiana, istituto che, secondo le
intenzioni del Governo, dovrebbe essere a breve riformato
limitandone la durata e l'utilizzo ai casi nei quali l'azienda
può riprendere rapidamente il lavoro. I sistemi di protezione
sociale nei principali Paesi europei di fronte alla
disoccupazione sono variegati, ma con tutele uniformi nei
singoli Paesi verso chi perde il lavoro. Ecco in sintesi -
secondo il sistema informativo della Commissione Ue Missoc,
aggiornato a luglio 2011 - le tutele previste per chi è senza
lavoro.
- ITALIA: L'indennità di disoccupazione non agricola può
essere chiesta da chi ha almeno un anno di contributi versati
negli ultimi 2 anni. Viene erogata per un massimo di 8 mesi a
chi ha meno di 50 anni e per 12 mesi a chi ne ha più di 50. Il
sussidio è pari al 60% dello stipendio (la media degli ultimi 3
mesi) per i primi 6 mesi per scendere poi al 50% e al 40%. C'è
comunque un tetto mensile di 892 euro per i salari al di sotto
dei 1.931 euro e di 1.073 euro per gli stipendi superiori a
questa cifra. In casi di licenziamenti collettivi è prevista
l'indennità di mobilità per un massimo di 24 mesi (36 per chi
ha più di 50 anni). In caso di difficoltà dell'azienda
(ordinarie o straordinarie) è possibile il ricorso alla cassa
integrazione ma il lavoratore resta dipendente dell'azienda pur
potendo non metterci più piede fino a 36 mesi (questo periodo
può essere ancora più lungo se si chiede anche la cassa in
deroga).
- GERMANIA: Chi chiede l'indennità di disoccupazione deve
essere stato assicurato per almeno 12 mesi negli ultimi 2 anni.
Ha diritto al 67% dell'ultimo stipendio netto nel caso in cui si
hanno figli e al 60% nel caso non si abbiano figli. Ci sono
tutele anche per chi è alla ricerca del primo lavoro (ed è
quindi senza versamenti) con un sussidio di 359 euro al mese.
Naturalmente si richiedono sforzi per trovare un lavoro e che ci
si renda disponibili nel caso venga proposto un impiego.
- FRANCIA: Per avere diritto al sussidio bisogna aver versato
contributi per almeno 4 mesi negli ultimi 28 mesi. Si ha invece
diritto a un'indennità più sostanziosa (regime di
solidarietà) nel caso si siano versati almeno 5 anni di
contributi negli ultimi 10 anni. Il sussidio può essere
erogato, a seconda della durata dei contributi versati, per un
periodo variabile tra i 4 mesi e i 2 anni (3 per chi ha più di
50 anni). Si prende una percentuale del 40,4% del salario
giornaliero +11,34 euro, o il 57,4% del salario giornaliero. Il
minimo è 27,66 euro al giorno.
- REGNO UNITO: Le indennità di disoccupazione possono essere
legate o al fatto di aver contribuito o semplicemente al basso
reddito. Chi ha perso il lavoro (avendo quindi contribuito) ha
diritto a 67,50 sterline (75 euro) a settimana se ha più di 25
anni e 53,45 sterline se ha tra i 18 e i 24 anni per un massimo
di 182 giorni in ogni periodo di ricerca. Per chi cerca lavoro
senza avere alcun reddito si ha diritto a 80,75 sterline a
settimana se si è sotto i 18 anni, e 105,95 sterline se si
hanno più di 18 anni. Non c'è limite di durata per il sussidio
ma si deve dimostrare di star cercando attivamente lavoro e si
deve essere disponibili qualora ne venga proposto un altro.
- SPAGNA: Per l'indennità di disoccupazione è necessario aver
lavorato almeno tre anni negli ultimi sei anni. C'è poi un
sussidio di "assistenza" con un minimo di tre mesi di
contribuzione. L'indennità di disoccupazione è pari al 70%
della base contributiva media degli ultimi sei mesi. Questa
percentuale scende dopo i primi sei mesi al 60%. C'è un tetto
massimo per l'indennità di disoccupazione che varia dal
175% al 225%, a seconda del numero dei figli, dell'Iprem, pari
per il 2011 a 532,51 euro al mese (1.198 euro, quindi,
l'indennità nel caso del diritto al 225% dell'Iprem). (ANSA).null

Il Lussemburgo vuol far fuori la Spagna dal direttivo della Bce

Dei sei membri del comitato esecutivo della Bce oggi tre sono di paesi Pigs (Draghi, Costancio, Gonzàlez-Pàramo), uno viene dal malmesso Belgio (Praet) e un altro (Coeuré) dalla problematica Francia. Solo il tedesco Asmussen è di un'economia a tripla A. A Maggio scade il mandato di Gonzàlez-Pàramo. Al suo posto la Spagna vorrebbe mettere Antonio Sainz de Vicuna, ma il Lussemburgo si è fatto avanti per mettere nel comitato il suo Ives Mersch. Anche l'Olanda appoggia una soluzione a tripla A. Vedremo che succede.

Grand Duchy exposes eurozone fault lines - FT.com: