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sabato 7 aprile 2012

La panflazione


L'Economist evidenzia i rischi della panflazione, che è poi l'aumento generalizzato di ogni cosa. Le taglie dei vestiti, oggi più capienti di un tempo (la 42 di oggi è la vecchia 44 etc.), le porzioni dei cibi e delle bevande, che non esistono più, nel nome, in versione "piccola", e poi le classi degli hotel, i voti degli studenti, i titoli lavorativi (sono tutti manager, sotto diverse forme). La panflazione serve solo a fare sentire meglio clienti. Ma "ogni inflazione svaluta ciò che infetta. Oscura l'informazione e quindi distorce i comportamenti". Diceva Karl Otto Pöhl, un tempo alla guida della Bundesbank: l'inflazione è come il dentifricio, è facile spingerlo fuori dal tubetto, quasi impossibile da rimettere dentro.

2 commenti:

  1. In assoluto la più acuta ed interessante survey economica/finanziaria mai letta in italiano sulla rete.
    Pietro Saccò, accetta i miei complimenti: non sono un economista professionista, ma certamente qualcosa la capisco e mi interessano soprattutto conclusioni e riflessioni di carattere storico, culturale, sociologico.
    Non mancherà giorno che non venga a farti visita, se non è di disturbo: buona parte dei ragionamenti che faccio da tempo e di quei dati, ipotizzati, che mi mancavano per fondarli ulteriormente, li ho ritrovati qui.
    Grazie,

    P.V.

    P.s. sono esterefatto non vi siano commenti!

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  2. sono felice che tu abbia trovato utile questi post. Sono più che altro appunti su quello che sta succedendo, cerco di inserire quello che sembra davvero importante ma è poco discusso. Grazie

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