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mercoledì 13 marzo 2013

Lo squilibrio generazionale. Nuovi numeri di Bankitalia

In uno studio diffuso qualche settimana fa dalla Banca d'Italia (gli autori sono Laura Bartiloro e Cristiana Rampazzi) si vede con chiarezza il rapido peggioramento della condizione economica dei giovani in Italia.
In particolare:

  • nel 1991 gli italiani con meno di 35 anni avevano il 17% della ricchezza. Questa quota è scesa fino al 7,8% del 2006 e al 5,2% del 2010. Nello stesso ventennio la quota di ricchezza in mano ai 35-44enni è scesa dal 19,7 al 15,9% e quella dei 45-54enni si è ridotta dal 25,1 al 21,4%. Nel frattempo la ricchezza dei 55-64enni si è portata dal 18,8 al 24,4% e quella degli ultra 65enni sono balzate dal 19,3 al 33,1%.
  • nel 1991 gli italiani under-35 avevano il 17,6% delle attività finanziarie, quota crollata al 3,9% del 2010 e anche in questo caso sono salite solo le quote dei 55-64enni (dal 17,7 al 29,1%) e quelle degli ultra 65enni (dal 20,6 al 34,5%).
  • stessa dinamica per la ricchezza immobiliare. In questo caso quella degli under 35 si è ridotta dal 15,7 al 5,3%, quella degli over 65 è andata dal 20,9 al 34,5%.
  • altro dato impressionate, il rapporto tra ricchezza e reddito: per gli ultra 65enni è passato da 3,7 a 7,5; per gli under-35 è calato da 2,5 a 1,8.

martedì 12 marzo 2013

Il reddito dei laureati e quello dei pensionati

Dopo una campagna elettorale assurda in cui si parlava di Imu (con lo scandalo tassare le case) ed esodati (grande scandalo restare due anni senza stipendio dopo avere incassato una buonuscita) conviene guardarli bene i dati diffusi ieri da Almalaurea. Dicono che un laureato in Italia se trova un posto guadagna in media appena più di mille euro il primo anno e meno di 1.500 dopo 5 anni, quando dovrebbe avere qualcosa meno di 30 anni. Scrive l'Inps nel suo bilancio sociale 2011 che la pensione di anzianità media è di 1.514 euro: "Nella distribuzione per classi di importo, la metà dei pensionati (52%) presenta redditi pensionistici
inferiori a 1.000 euro mensili e il 24% si colloca nella fascia tra 1.000 e 1.500 euro mensili. Un ulteriore  13% riscuote pensioni comprese tra 1.500 e 2.000 euro mensili e il restante 11% gode di un reddito pensionistico mensile superiore a 2.000 euro". In questo caso sono redditi lordi, quindi possiamo considerare una differenza media del 20% da quelli dei laureati, che sono netti. Ne emerge così che un laureato (e quindi un lavoratore dal reddito più alto della media) in Italia arriva a guadagnare quanto un pensionato medio solo dopo 3-4 anni di lavoro.
Poi si chiedono perché i giovani italiani scappano via.





giovedì 7 marzo 2013

Lo shale gas mette in crisi la Nigeria

La Nigeria rischia di essere la prima grande vittima dello shale gas americano. Nel 2012 le esportazioni di petrolio nigeriano negli Stati Uniti sono crollate da 1 milione a 405 mila barili al giorno. Bel problema per gli africani, che hanno negli Stati Uniti il loro maggiore acquirente e contano sul petrolio per finanziare il loro sviluppo. Ma la disponibilità di shale gas consente agli Usa di tagliare drasticamente le importazioni. Secondo  gli analisti le difficoltà hanno costretto la Nigeria a vendere qualche cargo di petrolio a prezzi da sconto (40 cent sotto il prezzo ufficiale).
dal Wsj



lunedì 4 marzo 2013

L'euro forte che piace ai tedeschi

L'attuale situazione dell'euro va benissimo per i tedeschi: diverse stime -riportate oggi dal Sole 24 Ore - dimostrano che per la realtà dell'economia tedesca l'euro oggi vale ancora troppo poco. "Deutsche Bank calcola  che per gli esportatori tedeschi, più competitivi la «soglia della  sofferenza» con l'euro forte è a 1,54 sul dollaro, per la Francia a 1,24, per l'Italia a 1,17. Conclusioni analoghe da Morgan Stanley, secondo cui la parità teorica è a 
1,33 per la media dell'area euro, ma all'1,53 per la Germania, a 1,23 per la Francia, a 1,19 per l'Italia. Euro quindi, ai livelli attuali, appunto attorno a 1,33/1,34, ancora sottovalutato nel primo caso, largamente sopravvalutato negli altri due". Nello stesso tempo Berlino continua a chiudere l'anno con enormi surplus commerciali (quelli che, in una situazione normale, rivaluterebbero una moneta). Nel 2012 il surplus è stato di 16,8 miliardi, il più alto di sempre.





I sindacati contro l'austerità dell'Olanda

In un'Olanda assomiglia sempre più a un paese dell'Europa del sud adesso c'è un problema con i sindacati: Il governo centrista di Mark Rutte, in carica da 4 mesi, ha varato nuove misure di austerità da 4 miliardi di euro per raggiungere gli obiettivi europei (l'obiettivo è riportare il deficit sotto il 3% l'anno prossimo, senza tagli sarebbe al 3,4%). In autunno sono state varate misure di austerità per 16 miliardi complessivi. Le nuove misure prevedono il congelamento dei salari degli statali e nuove tasse. Il capo del sindacato Fnv ha definito le misure "stupide e sconsiderate". L'economia dell'Olanda l'anno scorso si è contratta dell'1%. Per quest'anno ci si attende un calo dello 0,5%.

giovedì 28 febbraio 2013

La stretta di Barclays sui bonus

La mossa successiva al taglio dei bonus, per Barclays, è il ritiro dei premi già promessi. Nei prossimi giorni la banca scozzese dirà ai suoi manager che ha deciso di ridurre di 300 milioni di sterlinei bonus già promessi ma non ancora pagati (che ammontano a 2,9 miliardi di sterline). I soldi, ha spiegato la banca, le serviranno per pagare la multa per lo scandalo del Libor (240 milioni di di sterline) e per sanzioni minori. Anche Hsbc, Royal Bank of Scotland e JPMorgan negil anni passati hanno bloccato il pagamento dei bonus per motivi straordinari. Quest'anno anche Rbs dovrebbe farlo, tenendosi 60 milioni di bonus per pagare la sua multa Libor, da 390 milioni.
dal Ft

L'affidabilità di Marta Grande e quella di D'Alema

Tra Marta Grande, grillina che si è candidata perché ha visto "troppi colleghi costretti ad andare all'estero per lavorare", e Massimo D'Alema, che si chiede "chi può essere contrario al reddito di cittadinanza", io trovo più ragionevole e affidabile la prima. E pazienza se l'assurdità di pagare della gente solo perché è cittadina italiana è proprio del Movimento 5 Stelle: l'impressione è che per i grillini il reddito di cittadinanza sia la risposta a uninsostenibile disoccupazione giovanile, mentre per gli ex dirigenti del Pci invece è il solito modo di comprarsi i voti facendo di ognuno uno statale.