In uno studio diffuso qualche settimana fa dalla Banca d'Italia (gli autori sono Laura Bartiloro e Cristiana Rampazzi) si vede con chiarezza il rapido peggioramento della condizione economica dei giovani in Italia.
In particolare:
In particolare:
- nel 1991 gli italiani con meno di 35 anni avevano il 17% della ricchezza. Questa quota è scesa fino al 7,8% del 2006 e al 5,2% del 2010. Nello stesso ventennio la quota di ricchezza in mano ai 35-44enni è scesa dal 19,7 al 15,9% e quella dei 45-54enni si è ridotta dal 25,1 al 21,4%. Nel frattempo la ricchezza dei 55-64enni si è portata dal 18,8 al 24,4% e quella degli ultra 65enni sono balzate dal 19,3 al 33,1%.
- nel 1991 gli italiani under-35 avevano il 17,6% delle attività finanziarie, quota crollata al 3,9% del 2010 e anche in questo caso sono salite solo le quote dei 55-64enni (dal 17,7 al 29,1%) e quelle degli ultra 65enni (dal 20,6 al 34,5%).
- stessa dinamica per la ricchezza immobiliare. In questo caso quella degli under 35 si è ridotta dal 15,7 al 5,3%, quella degli over 65 è andata dal 20,9 al 34,5%.
- altro dato impressionate, il rapporto tra ricchezza e reddito: per gli ultra 65enni è passato da 3,7 a 7,5; per gli under-35 è calato da 2,5 a 1,8.
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