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martedì 12 marzo 2013

Il reddito dei laureati e quello dei pensionati

Dopo una campagna elettorale assurda in cui si parlava di Imu (con lo scandalo tassare le case) ed esodati (grande scandalo restare due anni senza stipendio dopo avere incassato una buonuscita) conviene guardarli bene i dati diffusi ieri da Almalaurea. Dicono che un laureato in Italia se trova un posto guadagna in media appena più di mille euro il primo anno e meno di 1.500 dopo 5 anni, quando dovrebbe avere qualcosa meno di 30 anni. Scrive l'Inps nel suo bilancio sociale 2011 che la pensione di anzianità media è di 1.514 euro: "Nella distribuzione per classi di importo, la metà dei pensionati (52%) presenta redditi pensionistici
inferiori a 1.000 euro mensili e il 24% si colloca nella fascia tra 1.000 e 1.500 euro mensili. Un ulteriore  13% riscuote pensioni comprese tra 1.500 e 2.000 euro mensili e il restante 11% gode di un reddito pensionistico mensile superiore a 2.000 euro". In questo caso sono redditi lordi, quindi possiamo considerare una differenza media del 20% da quelli dei laureati, che sono netti. Ne emerge così che un laureato (e quindi un lavoratore dal reddito più alto della media) in Italia arriva a guadagnare quanto un pensionato medio solo dopo 3-4 anni di lavoro.
Poi si chiedono perché i giovani italiani scappano via.