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martedì 17 luglio 2012

Arabia ed Emirati aggirano lo stretto di Hormuz

Gli Emirati Arabi e l'Arabia Saudita hanno aperto due oleodotti che aggirano lo stretto di Hormuz e rendono l'approvvigionamento di petrolio in Europa più indipendente dall'Iran. La capacità complessiva dei due oleodotti sarà di 3,5 milioni di barili al giorno, e porterà la capacità di aggiramento dello stretto a 6,5 milioni di barili quotidiani, circa il 40% dei 17 milioni di barili che passano dallo stretto. Da ieri è attivo l'oleodotto da 1,5 milioni di barili al giorno che collega il porto di Fujairah, negli Emirati, con Abu Dhabi, aggirando da sotto lo Stretto di Hormuz. L'Arabia Saudia ha invece convertito da gasdotto a oleodotto una condotta da 1.200 chilometri con una capacità di 2 milioni di barili al giorno. 

lunedì 16 luglio 2012

In 12 mesi scadono titoli italiani per 337 miliardi



"Vale 337 miliardi di euro l'importo di tutti i titoli di Stato in scadenza negli ultimi sei mesi del 2012 e nei primi sei del 2013. In totale, si tratta di quasi un quinto dell'intero debito pubblico italiano. Lo scadenziario, preparato dal ministero dell'Economia, parla di grandi numeri soprattutto nella seconda parte del 2012 più che nei sei mesi a seguire. Da luglio a dicembre di quest'anno, infatti, lo Stato deve rimborsare ben 218 miliardi: oltre 1'11% di tutto il debito. Sono soldi che inevitabilmente arriveranno soprattutto da nuove emissioni, quindi dalle prossime aste".
dal Corriere

La Cina taglia le tasse alle società straniere

Il governo di Pechino ha annunciato una riduzione del 50% dell'aliquota fiscale sui profitti cinesi ottenuti dalle imprese straniere basate in nazioni che hanno un accordo sulla doppia-tassazione.con la Cina. L'aliquota era del 10% e ora scenderà al 5%. Si applica anche sui dividendi.
dal Ft

venerdì 6 luglio 2012

Le curiose vicende della crisi della Rim


  • L'azienda ha il suo quartier generale in una città dell'Ontario che si chiama Waterloo.
  • Fino a gennaio Rim aveva due amministratori delegati, il fondatore Mike Lazaridis e Jim Balsillie. I due avevano uffici a 10 minuti di macchina di distanza e non si incontravano quasi mai. Ognuno seguiva una strategia diversa: Lazaridis voleva fare un nuovo BlackBerry con un nuovo sistema operativo, Balsillie puntava a concedere in licenza alcune delle tecnologie dell'azienda.A gennaio se ne sono andati entrambi, sostituiti dall'ex vice di Lazaridis, Thorsten Heins.
  • Oggi l'azienda capitalizza 5 miliardi di dollari, il 70% di un anno fa e un quindicesimo del picco storico. La sua fortuna è che ha in cassa 2 miliardi di dollari e non ha debiti.
  • Lazaridis ha fondato Rim nel 1984 con un prestito da 15 mila dollari ottenuto dai suoi genitori. Nel 2008 la quotazione del gruppo ha toccato gli 80 miliardi.
  • Nel quartier generale, a 70 miglia da Toronto, i dipendenti hanno il gelato gratis ogni venerdì. Li chiamano Frosty Fridays. Nell'attuale politica di tagli i gelati sono salvi.
  • Con i soldi incassati da Rim, Lazaridis ha aperto un centro di ricerca di fisica teorica, Balsillie ha aperto una scuola di governance globale e ha tentato invano di comprare tre squadre di hockey.
  • Le compagnie telefoniche hanno provato ad aiutare Rim a proporre alternative valide per non lasciare che l'iPhone di Apple dominasse il mercato. Il BlackBerry Storm è nato dalla collaborazione con Verizon, il Torch da quella con At&T.

giovedì 5 luglio 2012

Le perdite di Fiat in Europa


"Quest’anno, Europa, Medio Oriente e Africa daranno alla Fiat 19 miliardi di fatturato con un trading profit
negativo per 650 milioni; il Nord America 47 miliardi di fatturato con un margine positivo per 3,1 miliardi;
l’America Latina (principalmente il Brasile), farà 10,6 miliardi di ricavi e quasi un miliardo di margine; l’Asia e il resto del mondo, 3,3 miliardi di ricavi e 350 milioni di trading profit. Partendo da tali previsioni e dai multipli dei concorrenti, l’analista Massimo Vecchio attribuisce all’Europa (Fiat) un valore negativo per 3,4 miliardi, mentre ne assegna di positivi al Nord America (Chrysler) per 16 miliardi, all’America Latina (Fiat) per 10,8, al resto del mondo (Fiat e Chrysler) per 2,4, alla Ferrari per 4 miliardi e così via fino a maturare un valore teorico lordo di 31,6 miliardi che, al netto dei debiti e degli interessi di minoranza (i sindacati Usa in Chrysler), scende a 16 miliardi. La somma delle parti tradizionale, fatta dallo stesso analista, porta a un valore assai diverso, 7,4 miliardi, sempre ottimistico ma molto più vicino alla reale capitalizzazione di Borsa, che corre sui 5 miliardi".
dal Corriere di oggi

mercoledì 4 luglio 2012

I problemi elettrici di JPMorgan

L'autorità americana per l'energia ha multato JPMorgan due volte negli ultimi tre mesi: gli investigatori vogliono capire se la banca ha manipolato i mercati dell'energia elettrica in California e nel Midwest. C'è il sospetto che le operazioni finanziarie della banca abbiano fatto salire il costo dell'energia di almeno 73 milioni.
dal Ft

La crescita del debito pubblico italiano secondo il Censis

Calcola il Censis che nel decennio degli anni '70 il Pil è aumentato in media del 3,8% e il debito era del 56%, nel decennio successivo la crescita è stata del 2,4% e il debito del 94,8%, nel decennio degli anni '90 crescita all'1,6% e debito al 108,5%, tra il 2000 e il 2010 Pil +0,4% e debito al 118,6%.
dal Foglio