Gli Emirati Arabi e l'Arabia Saudita hanno aperto due oleodotti che aggirano lo stretto di Hormuz e rendono l'approvvigionamento di petrolio in Europa più indipendente dall'Iran. La capacità complessiva dei due oleodotti sarà di 3,5 milioni di barili al giorno, e porterà la capacità di aggiramento dello stretto a 6,5 milioni di barili quotidiani, circa il 40% dei 17 milioni di barili che passano dallo stretto. Da ieri è attivo l'oleodotto da 1,5 milioni di barili al giorno che collega il porto di Fujairah, negli Emirati, con Abu Dhabi, aggirando da sotto lo Stretto di Hormuz. L'Arabia Saudia ha invece convertito da gasdotto a oleodotto una condotta da 1.200 chilometri con una capacità di 2 milioni di barili al giorno.
Questa importante opera, se vogliamo, nasce nel segno dei Wahabiti, generati da una costola del salafismo sunnita, in opposizione eterna agli Sciiti duodecimani iraniani.
RispondiEliminaI wahabiti, di sangue saudita, sono dalla seconda guerra mondiale perversamente legati alla politica statunitense, in una catena infinita di giochi e doppi giochi.
Capire cosa sia struttura e sovrastruttura nel rapporto tra economia e cultura è sempre assai difficile, con buona pace di Marx.
Saluti.