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lunedì 22 ottobre 2012

Qualche cifra sugli insegnanti italiani


Secondo i calcoli dell'Ocse gli insegnanti italiani lavorano meno della media dell'area in tutte le classi: 12 ore all'anno in meno alle elementari, 74 in meno alle media, 28 in meno alle superiori. Hanno anche meno studenti degli altri (soprattutto alle elementari) ma in rapporto al compenso di un lavoratore laureato prendono anche stipendi molto più bassi della media Ocse, (e soprattutto al liceo).




giovedì 18 ottobre 2012

La svalutazione del cacaco

I prezzi dei futures sul cacao sono scesi dell'11% dalla fine di agosto. Ora la quotazione è di 1.514 sterline per tonnellata. Di solito il cacaco non è considerato un prodotto ciclico: la gente non risparmia sul cioccolato. Questa caduta potrebbe dimostrare il contrario. Tra gli investitori c'è il sospetto però che le scommesse al ribasso siano eccessive, e quindi il prezzo risalirà con l'avvicinarsi delle feste natalizie.
dal Wsj

mercoledì 17 ottobre 2012

Gli investimenti dei sistemi automatici

Più di 35 anni fa Thomas Peterffy, un immigrato ungherese negli Stati Uniti, assumeva 80 programmatori per scrivere software che riuscissero a trovare profitti sui mercati finanziari più rapidamente degli esseri umani. (la storia qui)
Il lunedì nero di Wall Street - il 19 ottobre del 1987 - mostrò al mondo i rischi del trading computerizzato: i sistemi automatici mandarono Wall Street sotto del 25%.
Recenti casi di anomalie causate dai computer: la collocazione di Facebook rimandata, il flash crash di maggio 2010, quando in pochi minuti le borse bruciarono 860 miliardi di dollari. Dopo quel caso la Sec ha chiesto di creare dei "circuit breakers" in grado di fermare i sistemi automatici quando la situazione va fuori controllo.
In agosto Knight Capital, tra i più grandi fondi attivi a Wall Street, ha rischiato il collasso perché un errore in un codice ha spinto il suo sistema automatico a ripetere in continuazione le stesse operazioni: l'errore ha fatto perdere al fondo 440 milioni in 45 minuti. 
dal Ft

Capitali in fuga dalla Cina?

Secondo un'analisi del Wsj negli ultimi 12 mesi sono usciti dalla Cina 225 miliardi di dollari, cioè il 3% della ricchezza prodotta dal Paese nel 2011. Assomiglia a una fuga di capitali. In teoria un singolo individuo cinese non può portare fuori dal Paese più di 50 mila dollari, mentre le aziende possono scambiare yuan con valute straniere solo per determinati (e autorizzati) affari. In realtà il sistema è molto poroso e le regole sono spesso ignorate. Con questa tendenza in Cina rimangono meno soldi per sostenere la crescita.

Il fondo sovrano dell'Angola

Anche l'Angola si è fatta il suo fondo sovrano, il Fundo Soberano de Angola (Fsdea9. Parte con 5 miliardi di dollari e vuole investirli soprattutto nell'area dell'Africa sub-Sahariana con particolare attenzione a infrastrutture e sanità. Prima dell'Angola in Africa avevano lanciato fondi sovrani la Nigeria e la Tanzania. Secondo una stima dell'istituto Swf i fondi sovrani nel mondo hanno asset per 5.100 miliardi di dollari. Il 58% dei soldi viene dal petrolio o dal gas. Il più grande dei fondi sovrani è sempre quello norvegese, che ha 650 miliardi di dollari.
dal Ft

L'indagine su Ryanair

Secondo i calcoli dell'Inps e della Direzione provinciale del lavoro di Bergamo l'omesso versamento dei contributi per i 220 dipendenti di Ryanair basati a Bergamo ma assunti con contratto di lavoro irlandese è costata all'erario 12 milioni di euro (cifra stimata al ribasso). La tassazione media dei contratti irlandesi è del 12%, la nostra del 37%. Altro problema: i dipendenti assunti in Irlanda si avvalgono però delle prestazioni dell'italiana Inps.
appunti dal Corriere




martedì 16 ottobre 2012

Definitivo il rialzo dell'accisa sulla benzina

L'articolo 12, comma 13, del ddl stabilità stabilisce che gli aumenti dell'accisa sulla benzina legati alle emergenze di Emilia e Abruzzo «restano confermati» dal primo gennaio prossimo. «Resi stabili», chiarisce la Relazione tecnica della Ragioneria. Che poi quantifica questa "stabilizzazione" in entrate aggiuntive per 947 milioni nel 2013, 840 nel 2014 e 863 dal 2015. Si tratta di 2 centesimi e 37 in più su ogni litro di benzina o gasolio: 2 centesimi per l'Emilia e 37 per Abruzzo e gestori.
da Repubblica