Secondo i calcoli dell'Inps e della Direzione provinciale del lavoro di Bergamo l'omesso versamento dei contributi per i 220 dipendenti di Ryanair basati a Bergamo ma assunti con contratto di lavoro irlandese è costata all'erario 12 milioni di euro (cifra stimata al ribasso). La tassazione media dei contratti irlandesi è del 12%, la nostra del 37%. Altro problema: i dipendenti assunti in Irlanda si avvalgono però delle prestazioni dell'italiana Inps.
appunti dal Corriere
appunti dal Corriere
La disarmonizzazione tra le politiche "interne" degli stati europei mette a nudo tutti il limiti ed i paradossi di un'unione burocratica e di valuta... in più l'Italia ci mette la sua solita lentezza ed inconcludenza... ma da quanti anni va avanti questa storia di Ryanair??
RispondiEliminaE' fuori topic, in apparenza... ma che ne pensi dei dubbi europei al nostro sostegno delle zone terremotate?
Qual'è il punto della questione?
Che errore è stato commesso, se c'è?
Ryanair è un caso strano. Perché oltre alla questione dei contributi c'è quello degli aiuti che incassa dagli aeroporti, soldi quasi sempre pubblici che le vengono dati per non abbandonare certi scali. L'azienda è brava a sfruttare l'ambiguità delle leggi. I dubbi Ue sugli aiuti alle aziende delle zone terremotate sono leciti. Sarà curioso vedere se davvero il sostegno è stato sproporzionato...
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