La stampa italiana passa il tempo a parteggiare e quando cita la stampa straniera è per quasi sempre per confermare le tesi dell'editore. Ci fosse stata più sincerità non sarebbero stati solo Libero e il Giornale a far notare (perché stavolta a loro faceva comodo) che Wolfgang Munchau del Financial Times ha bocciato il governo Monti, che avrebbe potuto fare molto e invece in un anno ha fatto una riforma delle pensioni e una mezza riforma del lavoro. Domani forse nessuno citerà il Wall Street Journal, non nel passaggio in cui spiega che "la vera lezione è che l'Italia e il resto d'Europa hanno bisogno di una classe politica che sappia come generare un appoggio popolare per le riforme piuttosto che tentare costantemente di imporle dall'alto".
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martedì 11 dicembre 2012
martedì 27 novembre 2012
Dietro la chiusura di Ft Deutschland
Il Financial Times Deutschland in 12 anni ha accumulato un passivo di 250 milioni di euro. Ultimamente diffondeva 102 mila copie, il 16% in meno rispetto a un anno fa. Di queste 46 mila erano distribuite da Lufthansa ai passeggeri, 46 mila andavano ad abbonati (quasi tutti studenti che avevano il giornale a prezzi ridotti o aziende che lo avevano gratis). Ha detto il direttore Steffen Klusmann: «Abbiamo trascurato internet, e non puntato sul giornalismo di qualità. Servono giornalisti preparati e indipendenti»
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giovedì 21 giugno 2012
Cattivi segnali da Londra
Un esperto funzionario europeo ha spiegato al Financial Times che Mario Monti si è fatto la fama di uno che dice ai suoi interlocutori quello che vogliono sentirsi dire, ma poi, quando torna in Italia, non mette in pratica quello che promette..
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