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giovedì 2 gennaio 2014

La chiusura del contratto di AgustaWestland in India

AgustaWestland ha definitiva­mente perso la commessa per dodici elicotteri AW101 da ven­dere al governo indiano. Il ministero della Difesa di Nuova Delhi ha an­nunciato ieri che il contratto firmato nel 2010 con la società italo-britanni­ca controllata da Finmeccanica è «ter­minato con effetto immediato» sulla base della violazione del patto di in­tegrità.La decisione non è stata una sorpresa: il contratto degli elicotteri usati per portare in sicurezza alte cariche dello Stato era in bilico da febbraio, 'conge­lato' dopo che la polizia italiana ave­va arrestato con l’accusa di corruzio­ne internazionale Giuseppe Orsi, ex amministratore di AgustaWestland poi diventato presidente e Ad di Finmec­canica, e Bruno Spagnolini, Ad della compagnia aeronautica. Secondo l’ac­cusa, AgustaWestland si è aggiudicata quella commessa da 560 milioni di eu­ro pagando tangenti per 51 milioni. Il processo si sta svolgendo con rito im­mediato al tribunale di Busto Arsizio e coinvolge, oltre a Orsi e Spagnolini, di­versi intermediari che avrebbero ge­stito l’operazione: l’italoamericano Guido Ralph Haschke, lo svizzero Car­lo Gerosa, il francese Christian Michel. Le indagini proseguono anche in In­dia, dove sotto accusa c’è l’ex capo del­l’aviazione militare Shashindra Pal Tagy e altre quattordici persone, tra funzionari militari e governativi, che avrebbero incassato le mazzette.

Scegliendo di terminare l’accordo in­vece di cancellarlo, il governo di Nuo­va Delhi limita le conseguenze della sua decisione. Terrà i tre elicotteri già consegnati e chiederà indietro una parte dei pagamenti già effettuati, che valgono circa il 45% del valore del con­tratto.
Per la società italo-americana le novità non sono però tutte negative. Agu­staWestland aveva chiesto ripetuta­mente alle autorità indiane di potere ri­correre a un arbitrato per trattare una soluzione consensuale della vicenda. Il governo di New Delhi ha rifiutato e an­che ieri ha confermato di ritenere che le violazioni dei patti di integrità non possano essere discusse attraverso un arbitrato. Tuttavia, dato che la società di Finmeccanica ha insistito e a no­vembre è arrivata a nominare come suo arbitro Bellur N. Srikrishna, ex giu­dice della Corte Suprema ed ex presi­dente dell’Alta Corte del Kerala, l’ese­cutivo indiano ha provveduto a nomi­nare come suo arbitro B. P. Jeevan Reddy, anch’egli ex giudice della Cor­te Suprema. La nomina non è una ve­ra e propria accettazione dell’arbitra­to, ma è un passo avanti. Secondo le regole indiane le due parti per prose­guire adesso dovrebbero nominare as­sieme un terzo arbitro neutrale. 

da Avvenire

1 commento:

  1. Numero di numero verde mediaworld, una catena tedesca di ipermercati per la distribuzione di apparecchi elettronici e di elettrodomestici di consumo.

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